domenica 12 luglio 2009

Ora vediamo quanti abboccano con Grillo

Grillo ha annunciato che si candiderà alle primarie del partito democratico.
E' un uomo che fa sicuramente più presa di Franceschini,Bersani o Marino,ma io vorrei riflettere un attimo su di lui.

Le sue denunce sono condivisibili,ma vorrei che la gente aprisse gli occhi:Beppe Grillo non fa alcuna denuncia scomoda,non è esiliato e non ha i servizi segreti pronti a ucciderlo.
Lo considero il "maestro dell'ovvio":le sue denunce non puoi non condividerle.

Mi spiego meglio.

Al mio profilo Facebook vengono spesso inviati inviti per aderire a "giornate contro la violenza sulle donne","contro la povertà nel mondo","contro la pedofilia" e così via.
Cosa vogliono dire?La fuori ci sono persone che si espongono pubblicamente in favore degli stupri,della fame nel mondo,dei pedofili?

Le denunce di Grillo sono simili:no ai pregiudicati in parlamento,si alla meritocrazia,no alla gerontocrazia,i partiti sono tutti ladri ecc ecc...

Io però alle denunce di Grillo voglio fare il pelo nell'uovo:io penso che anche un pregiudicato possa sedersi in parlamento,penso che un cittadino possa essere eletto per più di due volte e sono in favore del finanziamento pubblico ai giornali.

Io penso di aver il diritto di scegliere un pregiudicato come mio rappresentate,sta al partito in cui è iscritto aver la sensibilità di non candidarlo e a me la sensibilità di non votare quel partito.
Un parlamentare,se fa un buon lavoro,credo sia saggio eleggerlo anche cento volte.
Il finanziamento pubblico ai giornali andrebbe rivisto,non abolito.

Vi faccio due esempi di denucia:

-Io entro in un bar e dico "I politici son tutti ladri".Il 100% dei presenti mi dirà "Si si!".
-Entro nello stesso bar e dico "Si stanno strumentalizzando i romeni per una campagna politica securitaria e razzista".La reazione dei presenti non sarà felice.

Da Grillo ci si potrebbe aspettare tutte e due le denunce,vero?Lui non è contro il sistema e anche contro la discriminazione razziale?
Non sempre.
Insomma,sa bene quali cause combattere.I politici stanno sulle palle a tutti,i romeni pure.Quindi anche lui che non è razzista non ha problemi a fare un post dove parla come un leghista sotto acido e pubblica la lettera di uno stronzone che molto probabilmente ha "decentrato" la sua fabbrica in Romania.

Grillo solitamente si ferma alla prima denuncia (quella condivisa da tutti),o al massimo se la prende con Berlusconi,perchè sa perfettamente che anche li ha grosso seguito.
Dice anche cose giuste,ma solo quando ha molta gente pronta a sostenerlo.
In quel momento i romeni non erano difendibili agli occhi del grande pubblico,quindi invece di denunciare il clima che si veniva creando,ha preferito anche lui prendere in mano la fiaccola e il forcone.
E' un modo d'agire molto politico,ma io non lo condivido.
Non credo che l'unicol metodo per valutare la correttezza di una causa sia il numero.

Grillo ha catalizzato attorno a sè un movimento di persone che erano scollegate dalla politica con il risultato che alcune di queste hanno continuato a infomarsi ma la maggior parte è ritornata a sbattersene esattamente come prima.
Si è scelto un target trasversale,infatti fa presa su tutti:da destra a sinistra,dal Nord al Sud,dal disoccupato all'imprenditore.
Piace a qualche elettore del Pdl,a molti del Pd e a tutti quelli dell'Italia dei Valori,a diversi della Lega Nord e a molti di quelli che ora sono "extraparlamentari" di sinistra.

E' stata una divertente sbornia mediatica e giuro che per un po' ho pensato che sarebbe cambiato qualcosa,poi dopo circa due minuti ho realizzato che non era l'inizio della rivoluzione ma il continuo del sistema tanto deprecato da quei forse cinque milioni di italiani quel giorno nelle piazze.


La folla incazzatissima di Springfield: in ogni puntata è pronta al linciaggio e alla rivoluzione,poi continua a votare Quimby.
Vi ricorda qualcosa?


E' stato battuto nel suo gioco di eiaculatore di ovvie verità:per un po' lo si è guardato con simpatia,poi si è iniziato a dire che era il male (l'antipolitica!Paura!),poi si è detto che "il V-Day era un importante segnale e che la classe politica doveva essere più vicina alla gente e più trasparente",così buona parte di quegli incazzatissimi e non manipolabili cinque milioni se ne sono tornati a casa sicuri di essere dalla parte giusta e hanno mezzo rinnegato Grillo.
Ha fatto il gioco del sistema,come il famoso libro "La casta" con il quale anche lui ci ha massacrato i coglioni.
Infatti il V-day e "La casta" sono perfettamente stati somatizzati:se ne è un po' parlato,si è promesso e tutto è continuato come prima (Tant'è che il libro "La casta" ha avuto un seguito,nel quale vien detto che le spese della politica ora son pure più alte).

Poi nel 2008 si è tornati a votare e i risultati si son visti.

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